CAMPO DI APPLICAZIONE
- Individuazione della presenza di fonti sovrapposte di contaminanti in matrice acquosa;
- Valutazione della Natural Attenuation dei contaminanti;
- Stima del tasso di biodegradazione sito-specifico.
Warnings
Tecnologia applicabile per i contaminanti a basso peso molecolare (ad esempio MTBE, ETBE, BTEX, n-alcani con C < 12, etc.)
TECNOLOGIA
CSIA (Compound Specific Isotope Analysis) è una tecnica analitica per la determinazione del rapporto isotopico di elementi quali carbonio (13C/12C) e idrogeno (2H/1H) mediante analisi gascromatografica accoppiata alla spettrometria di massa di relazione isotopica.
Tipicamente le variazioni dei rapporti isotopici di molti composti, in condizioni naturali, sono molto piccole ma in particolari condizioni tali rapporti possono subire delle variazioni a causa di diversi fattori. È noto che durante i naturali processi di degradazione di sostanze organiche, attuati da diversi enzimi dei microorganismi, i rapporti isotopici subiscono delle variazioni arricchendosi dell’isotopo più pesante (13C, 2H, etc.). È possibile, quindi, sfruttare questa tecnica per valutare i rapporti isotopici di diversi contaminanti organici (eteri, composti organici clorurati, BTEX, etc.) presenti nelle acque di falda. La metodologia CSIA fornisce un mezzo quantitativo per identificare diversi percorsi di biodegradazione, e può servire come base per l’identificazione di distinte fonti di inquinanti. CSIA può anche fornire una potente linea di evidenza per l’attenuazione naturale di siti contaminati da un’ampia varietà di inquinanti organici comuni tra cui idrocarburi di petrolio, ossigenati di carburante, BTEX, solventi clorurati.

VANTAGGI
- Consente di stimare l’attenuazione del contaminante in termini sia spaziali che temporali;
- Consente di ricavare il tasso di biodegradazione dei contaminanti;
- È una tecnica molto versatile, che può essere applicata a diversi tipi di contaminanti;
- Può fornire un alto grado di precisione;
- Tale approccio supporta tecnicamente i processi decisionali verso la sostenibilità degli interventi;
- Può essere un utile strumento di supporto alla progettazione degli interventi di bonifica.
LA NOSTRA ESPERIENZA
In un sito con acque di falda contaminate da MTBE sono stati prelevati 10 campioni di acque sotterranee.


Dai risultati delle analisi isotopiche è stato possibile verificare le variazioni del tasso di biodegradazione nello spazio, secondo i quali in assenza di interventi di bonifica si raggiungerebbe la conformità per il contaminante MTBE in un arco temporale compreso tra 5 e 18 anni.
Inoltre è stato possibile calcolare la distanza alla quale l’MTBE ad oggi raggiunge la conformità rispetto al confine del sito (20 m).