La partnership con Orvion, società olandese leader nel settore della microbiologia e biotecnologie, è stata sviluppata per l’utilizzo di un nuovo strumento che permette la caratterizzazione e il monitoraggio del potenziale di biodegradazione dei contaminanti presenti, ovvero l’analisi genetica di target molecolari in grado di quantificare e qualificare la comunità batterica presente per l’applicazione del biorisanamento.

Cosa è il biorisanamento?

È una tecnologia di bonifica utilizzata per il trattamento di contaminanti organici presenti nel sottosuolo insaturo e saturo.

Il principio di funzionamento si basa sulla naturale capacità dei microorganismi, presenti nel sottosuolo o appositamente introdotti, di degradare i contaminanti organici. I microrganismi utilizzano le sostanze inquinanti come nutrimento e come fonte di energia, ottenuta ossidando le suddette sostanze e cedendo elettroni a elementi e/o composti che variano secondo la profondità del suolo.

Analisi molecolari:

  • Analisi con tecnologia qPCR: tecnologia basata sull’isolamento di DNA o RNA (materiale genetico) da un campione di acqua, che permette di individuare e quantificare solo gli specifici ceppi microbici degradatori dei contaminanti d’interesse.
Target qPCR Funzione del target
Total bacteria (UFC/ml) misura la quantità totale dei batteri presenti nel campione
VarP rileva il gene asfA, presente nella specie batterica Variovorax paradoxus, nota per degradare MTBE, ETBE e TBA
IcmA/hcmA rileva il gene asfA, presente nella specie batterica Variovorax paradoxus, nota per degradare MTBE, ETBE e TBA
EthB rileva il gene responsabile dell’espressione del citocromo P450, enzima coinvolto nelle prime fasi della degradazione di MTBE e ETBE, appartenente al genere Rhodococcus
  • Analisi di sequenziamento del metagenoma (NGS – Next Generation Sequencing): permette di individuare tutte le specie della comunità microbica, per avere una visione completa di tutto ciò che costituisce il microsistema.


Vantaggi

  • Caratterizzazione comunità microbiotica e Progettazione tecnologie di bonifica: permettono di verificare in maniera completa il potenziale biodegradativo di un sito mediante la valutazione della presenza di geni specifici per i contaminanti di interesse.
  • Monitoraggio biologico: Permettono di effettuare valutazioni accurate sull’andamento della biodegradazione, dando informazioni preziose per valutare eventuali adattamenti del sistema di bonifica in corso d’opera, diminuendo i tempi totali del risanamento.